Outdoor Education - La progettazione degli spazi esterni come risorsa

“Educazione all’aperto” - Il gioco all’aperto offre al bambino un setting privilegiato, l’esperienza che vive è ricca e molteplice e offre maggiore libertà di azione rispetto alle attività che si svolgono nello spazio interno: è possibile correre, fare rumore e svolgere attività “disordinate” che al chiuso sarebbero meno facilmente realizzabili.

I bambini hanno bisogno di vivere all’aperto, lo spazio esterno gli consente di esprimere la loro fisicità, di sperimentare i propri limiti e mettersi alla prova, acquisire consapevolezza del proprio corpo e delle sue potenzialità.

Inoltre in ambito educativo è oramai assodata l’idea per cui i bambini apprendono attraverso il gioco libero e la scoperta, per questo in tutti i servizi alla prima infanzia vogliamo valorizzare l’approccio dell’Outdoor Education e ricostruire il rapporto bambino-natura che consente ai piccoli di scoprire e apprendere naturalmente attraverso l’esplorazione dell’ambiente esterno.

Gli spazi esterni possono e devono essere usati in ogni stagione, per questo motivo l’uso dei giardini nei nostri servizi viene vissuto come un’attività quotidiana tutto l’anno e non solo nella bella stagione, in questo modo si può lavorare all’esterno con il sole, la neve, la pioggia, si può saltare nelle pozzanghere, sporcarsi con il fango, la terra... la natura “selvaggia” diventa “maestra” perché cambia, muta, si trasforma e modifica lo spazio.
I bambini sono abituati a frequentare giardini attrezzati con giochi standardizzati spesso costruiti con materiali artificiali o rivestiti in gomma. Ma è il giardino che appare “disordinato” ad essere ricco di scoperte e rispondente alle esigenze dei bambini di conoscere e apprendere. Per questo è necessario che sia ricco di stimoli e che sia un ambiente che permetta di fare esplorazioni, sperimentazioni e scoperte: mucchi di foglie, zone con l’erba alta, percorsi di tronchi, rametti caduti dalle piante, il secchiello abbandonato nel prato che si è riempito d’acqua piovana. Un ambiente di questo tipo consente ai piccoli di incontrare l’imprevisto e la sorpresa e, quindi, di aprire a maggiori e più significative possibilità di apprendimento.
L’imprevisto è accompagnato sempre ad un certo grado di incertezza e timore, ma è l’esposizione graduale a situazioni impreviste e complesse che richiedono ai bambini di sviluppare le proprie competenze nella valutazione del rischio e dei benefici. Le educatrici che li accompagnano hanno il compito di saper identificare e gestire gli effettivi pericoli, e non sostituirsi invece ai bambini nel cercare strategie creative, nel misurarsi con i propri limiti e quelli dell’ambiente, nell’imparare dai propri errori.

Stare all’aperto inoltre permette il gioco spontaneo, concepito come forma di esperienza più sofisticata per l’apprendimento dei bambini, che grazie a esso sperimentano le proprie competenze motorie, cognitive, sociali ed emotive contemporaneamente. Il gioco libero è infatti la miglior palestra per lo sviluppo delle competenze sociali e della consapevolezza di sé.

 Per questo i Servizi alla prima Infanzia di Pioltello hanno scelto l’outdoor education come progetto comune ai Nidi d’Infanzia, alla Sezione Primavera e ai Centri Prima Infanzia.
Pensando alla progettazione sull’outdoor education abbiamo valorizzato l’aspetto dell’apprendimento legato alla natura attraverso la riprogettazione degli spazi esterni dei nostri giardini, ma non solo: per noi outdoor education si traduce anche nell’esplorazione del contesto in cui si vive. I nostri bambini durante l’anno visitano parchi, negozi e luoghi significativi del nostro territorio.